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E’ tempo di campi estivi…..

Hanno aperto le ….danze i lupi del Branco, alla riscoperta della nostra terra, con le sue tradizioni, le curiosità, la sua storia. E’ ora la volta dei ragazzi Reparto alla scoperta di……?? Lo racconterete al vostro ritorno!!  A breve sarà la volta dei nostri ragazzi del Clan !!!

Intanto voglio condividere con  tutti voi un pensiero che, condiviso,,accorcerà in qualche modo la distanza che ci separa:

Ma che significa “beati”?  Beati vuol dire felici: Ditemi: voi aspirate davvero alla felicità? in un tempo in cui si è attratti da tante parvenze di felicità, si rischia di accontentarsi di poco, di avere un’idea in “piccolo “della vita.

Aspirate invece a cose grandi! Allargate i vostri cuori! Vivere senza una fede, senza un patrimonio da difendere, senza sostenere in una lotta continua la verità, non è un vivere ma un vivacchiare. Noi non dobbiamo mai vivacchiare, ma vivere”

                                                                                                                                    Papa Francesco

A tutti Buon campo, Tommasina

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Orgogliose del nostro sentiero

Carissimi tutti,

anche quest’anno siamo ormai a Maggio e anche quest’anno scoutistico sta giungendo al termine, purtroppo.  Abbiamo vissuto insieme tante, anzi tantissime avventure; ci siamo lanciati in tante imprese che passo dopo passo abbiamo realizzato o per le quali ancora c’è un po’ di strada da fare. Abbiamo partecipato a diversi campi:

  • ·         i passaggi a “Fondo Auteri”, dove i nostri vecchi espoloratori ed attuali rover sono passati in clan e i vecchi componenti del c.d.a. del branco sono diventati dei piedi teneri;
  • ·          il campo invernale alla “Diga Rubino”, durante il quale si sono svolte la maggior parte delle promesse e i piedi teneri sono diventati esporatori e guide;
  • ·         uscita di alta squadriglia a Monte Baronia, il cui tema è stato “noi”;
  • ·         uscita di con.ca. allargato di zona a Calatafimi , per far conoscere tutti i capi ed i vice capi squadriglia della zona Elimi (Trapani 24, Trapani 6, Paceco 1, Alcamo 1, Alcamo 2, Alcamo 4, Castellammare 1);
  • ·         il campo di reparto in sede, preparatorio al San Giorgio;
  • ·         il San Giorgio di Zona nel “Bosco della Vaccheria”, a tema “mi prendo cura di te”.

Le nostre insuperabili squadriglie si sono confrontate per dimostrare la loro bravura, si sono lanciate in ambiziose specialità e hanno portato a termine numerose imprese. Hanno organizzato la giornata del pensiero e la settimana dello scoutismo, hanno realizzato una corona dell’ Avvento… e tante altre cose.

Inoltre si sono creati dei bellissimi rapporti all’ interno delle varie squadriglie, che hanno creato quell’ affiatamento che ha fato si che ci classificassimo come primo reparto in tutta la Zona!

Insomma, l’ anno è ormai quasi completamente trascorso, naturalmente ci sono stati degli alti e bassi, delle difficoltà… che però siamo riusciti a superare sorridendo e cantando, proprio come dice la nostra legge. Di quest’ anno speriamo che vi restino impressi nella mente dei ricordi straordinari, come quelli che ci sono e rimarranno per sempre nei nostri cuori.

-sq. Pantere-

Reparto Olympia al San Giorgio
Reparto Olympia al San Giorgio

 

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Come ci siamo preparate per il San Giorgio :)

Alloraaa, si sappiamo che non si inizia un discorso con questa parolina ma …fa niente 😉 Sono le vostre Antilòpe che vi parlano. Il San giorgio è stato davvero bello, non c’è stato niente che in particolare non ci sia piaciuto. Per questa volta abbiamo deciso di non trattare in particolare il campo, ma solo le attività più belle, che più ci hanno colpito, perchè vorremmo parlarvi di tutti i lavori di preparazione che stanno dietro alla buona riuscita di un campo. Quando è stato fatto il lancio del campo avevamo intenzione  di metter su un bell’angolo di sq., con tanto di portale, lavello e anche un laghetto con un bel sistema anti-zanzare, non avevamo preso in considerazione l’idea di candidarci per una delle costruzioni comuni. Avendo finito troppo presto la progettazione per il San Giorgio ci sentivamo inutili, a noi non piace stare con le mani in mano e un pò per gioco alla fine è venuto fuori il progetto finale dell’altare. Abbiamo scelto questa costruzione fra le tre perchè il pennone vuoi o non vuoi è una struttura che deve essere alta, e a qualcuno della squadriglia non piace, vero Marzia?, e non abbiamo realizzato il percorso avventura perchè c’erano già due sq. del nostro reparto che partecipavano e non volevamo ostacolarle. Per prepararci, oltre alle attività settimanali di reparto abbiamo fatto circa quattro riunioni di sq. Durante la prima sono state illustrate alla sq. le varie proposte e insieme abbiamo deciso cosa fare e abbiamo iniziato la progettazione, durante la seconda abbiamo finito la progettazione e abbiamo fatto il conteggio delle filagne, ma c’è venuta la voglia di provare a partecipare ai progetti comuni e ci siamo candidate per l’altare con un progetto che avevamo un pò sviluppato in precedenza. Durante la terza riunione abbiamo fatto il menù per il campo, preparata la cassa, sciacquato i piatti, e alla quarta riunione abbiamo ricontrollato tutto, ripassato un pò di nodi e legature e parlato un pò su come mantenere calmi gli animi durante lo stress che si crea normalmente ai campi. Pensiamo che abbiano agito più o meno così anche il resto delle squadriglie. Detto così sembra un lavoro da niente, ma vi assicuriamo che non è così semplice preparare un campo (anche se già lo saprete xD). L’importante per non scoraggiarsi è avere la collaborazione di tutta e ripeto TUTTA la sq., quando si inizia a notare qualcosa di strano, qualcuno ha qualche problema, è più assente, bisogna intervenire subito, in modo da ristabilire tutto, perchè non c’è niente di peggiore che preparare un campo sapendo che c’è un problema, si ha paura che poi durante le attività qualcosa non funzioni e questa paura si può tramutare in nervosismo che si da a notare al resto della sq. Poi, è risaputo che si ha sempre paura di dimenticare qualcosa per il campo, ma una soluzione c’è, è un metodo antico ma infallibile …la listaaaa! Diciamo davvero, può sembrare noioso o inutile, ma invece è un’ottima compagna, pian piano che andate prendendo le cose che occorrono le eliminate dalla lista e più andate avanti più vi sentite con un peso in meno. Un’altra raccomandazione è quella di dividersi bene i compiti, è utile soprattutto per i più piccoli, essendo nuovi se non gli vengono date delle direttive tendono a restare con le mani in mano perchè non sanno ancora prendere bene l’iniziativa, dividendosi i compiti invece ognuno si sente partecipe e la buona riuscita è garantita 😀 Sicuramente questi piccoli accorgimenti li conoscerete già, ma è sempre meglio ribadirle le cose. La nostra sq. può dire di sentirsi soddisfatta, certo ai miglioramenti non c’è mai fine, ma il risultato che abbiamo ottenuto si è presentato inaspettatamente. L’attività che più è piaciuta è stata quella della seconda sera, molto piena di significato, il video, i giochi a tema, tutto riguardante il motto di questo San Giorgio: “Mi sta a cuore”. Concludiamo dicendo che a noi sta a cuore il nostro reparto, e anche se ci sono ancora molte migliorie da applicare le statistiche parlano chiaro, siamo un BEL reparto !;)

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Giornata del Pensiero 2014 – L’educazione apre le porte a tutti i ragazzi e le ragazze

LA TERRA HA RISORSE SUFFICENTI PER I BISOGNI DI TUTTI, MA NON PER L’ AVIDITA’ DI TUTTI (Gandhi)

Vogliamo raccogliere il nostro centesimo (il penny delle prime guide nel ) e unirlo con quelli dei nostri fratelli scout nel mondo per rendere questo nostro mondo migliore di come l’abbiamo trovato.

Vieni a giocare con noi domenica 23 febbraio 2014 ed insieme porteremo un altro sorriso ai nostri fratellini indiani; la loro scuola sarà più bella e studiando potranno avere un futuro migliore.

ti aspettiamo

Settimana Scautismo 2014 - PROGRAMMA DOMENICA 23-02
Settimana Scautismo 2014 – PROGRAMMA DOMENICA 23-02
vieni a giocare con noi
vieni a giocare con noi
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Buon 2014

21.07.2013 Fattoria Carcaci
21.07.2013 Fattoria Carcaci

C’è chi va, c’è chi viene, chi sta un pò fuori e poi torna, chi ogni tanto ritorna. Negli anni il nostro gruppo è cambiato, sono cambiati i protagonisti, ma l’identità costruita nel tempo, dopo l’unione dei gruppi d’origine, rimane sempre la stessa. E’ stupendo vedere come il ciclo continua, vecchi capi reparto si trovano affianco ai vecchi esploratori per continuare questo bellissimo sogno e gioco che è lo scautismo. Restiamo sempre una grande famiglia, con i nostri pregi e difetti, ed è sempre una gioia stare insieme e reincotrarsi anche con chi per vari motivi ha dovuto lasciare lo scautismo attivo. Preghiamo il Signore affinchè ci possa guidare nel tracciare e percorrere le Sue strade perchè il 2014 possa essere un anno di soddisfazioni, momenti felici, ma, la cosa più importante, che ci faccia essere sempre più uniti nel servirLo.

AUGURI A TUTTI E BUON 2014!!!!  😀

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La vera gioia del NATALE…Auguri!

Il termine italiano “Natale” deriva dal latino cristiano Natāle(m), per ellissi di diem natālem Chiristi (“giorno di nascita di Cristo”) a sua volta da latino natālis derivato da nātus (“nato”), quindi dal participio passato nāsci (“nascere”)
Il Natale è la festività cristiana che celebra la nascita di Gesù (“Natività“), e per nessun altro motivo.
Siamo coerenti e maturi, e poniamoci una Domanda: “Chi è Gesù Cristo?”
Gesù-bambino-natale
Pochissime persone hanno messo in dubbio che Gesù Cristo sia esistito. Viene accettato che Gesù fu un uomo che camminò su questa terra in Israele quasi 2000 anni fa. Il dibattito comincia quando si discute sulla piena identità di Gesù. Quasi ogni religione principale insegna che Gesù fu un profeta o un grande maestro o un sant’uomo. Il problema è che la Bibbia ci dice che Gesù fu infinitamente più di un profeta, di un grande maestro o di un sant’uomo.

“Sto cercando di impedire che qualcuno dica del Cristo quella sciocchezza che spesso si sente ripetere: ‘Sono pronto ad accettare Gesù come un grande maestro di morale, ma non accetto la sua pretesa di essere Dio’. Questa è proprio l’unica cosa che non dobbiamo dire. Un uomo che fosse soltanto uomo e dicesse il genere di cose dette da Gesù non sarebbe un grande maestro di morale. Sarebbe stato un folle — come un uomo che affermasse di essere un uovo alla coque — o sarebbe il diavolo in persona. Dovete scegliere. O quest’uomo era, ed è, il Figlio di Dio, oppure è un pazzo o qualcosa di peggio… ma non caviamocela con qualche condiscendente assurdità del tipo che era un grande maestro dell’umanità. Non ci ha lasciato questa alternativa, non intendeva farlo”.

Perciò, Gesù chi affermò di essere? Primo, consideriamo le parole: “Io e il Padre siamo uno”. I Giudei compresero che, con quell’affermazione, Gesù sosteneva di essere Dio.
Gesù proclamò: “In verità, in verità vi dico: prima che Abraamo fosse nato, io sono”. Il fatto che Gesù annunci la Sua identità come “Io sono” è una diretta applicazione del nome veterotestamentario di Dio (Esodo 3:14). Perché I Giudei dovrebbero di nuovo voler lapidare Gesù se Egli non avesse detto qualcosa che essi credevano blasfemo, ossia affermare di essere Dio?

Giovanni 1:1 dice che “la Parola era Dio”. Giovanni 1:14 dice che “la Parola è diventata carne”. Questo indica chiaramente che Gesù è Dio manifestato in carne. Le profezie dell’Antico Testamento su Cristo ne annunciano la divinità: “Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato, e il dominio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace” (Isaia 9:6).

Credere che Gesù sia un grande maestro non è un’opzione. Gesù ha affermato in modo chiaro e inequivocabile di essere Dio. Se non fosse Dio, allora sarebbe un bugiardo, e quindi non un profeta, un grande maestro o un sant’uomo.

Perché la domanda sulla vera identità di Gesù è così importante? Che importanza ha che Gesù fosse o meno Dio? Il motivo più importante per cui Gesù doveva essere Dio è che, se non lo fosse stato, la Sua morte non sarebbe stata sufficiente a scontare il castigo per i peccati del mondo intero (1 Giovanni 2:2). Solo Dio avrebbe potuto scontare un castigo talmente infinito (Romani 5:8; 2 Corinzi 5:21). Gesù doveva essere Dio per poter scontare il nostro debito. Gesù doveva essere uomo per poter morire. La salvezza è a disposizione solo mediante la fede in Gesù Cristo! La divinità di Gesù è il motivo per cui Egli è l’unica via di salvezza. La divinità di Gesù è il motivo per cui Egli ha dichiarato: “Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Giovanni 14:6).

E’ con queste parole che dobbiamo trascorrere il Natale, un ricordo del bambino Gesù, perché è già nato, piuttosto facciamolo rinascere ogni volta dentro di noi, riscopriamo la nostra identità, il nostro essere, non siamo delle macchine, ne animali, se viviamo è perchè abbiamo una meta eterna da raggiungere.
Eì finito il periodo dei regali, del consumismo, ecc…perchè così rischiamo di festeggiare qualcosa sensa l’invitato principale.

E’ vero sono tutte cose belle che se vengono dal cuore, portano tanta gioia alle famiglie, alle amicizie, ecc…ma siamo disposti a cambiare il nostro Essere, e seguire davvero gli insegnamenti che Gesù Cristo ci ha lasciati tanto tempo fà? Crediate sia un complotto della Chiesa questa persona, ora provate in questo periodo a mettere in pratica soltanto una delle affermazioni di Cristo e vi accorgerete che se fosse stato un complotto o un semplice libro da sfogliare come diceva qualcuno l’autore dovrebbe essere più grande del libro stesso!

Che la gioia del vero significato del Natale possa essere riscoperto in tutti voi, che lo scopo della vostra vita sia il raggiungimento della meta eterna vitale, tutti assieme in fratellanza potremmo cambiare il mondo.
Diamo importanza ancora una volta quindi alla parola aguri!          A U G U R I 😀

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Campo per capi gruppo 6-8 dicembre 2013

IMG00005-20131206-0903“Lascio al campo i preconcetti e i limiti che mi ero posto, torno a casa con nuove idee, strumenti …e un pò di confusione che non guasta mai”.

Questa è stata la mia verifica finale del campo per capi gruppo a cui ho partecipato. Pieno di curiosità e domande, dal campo ho ricevuto tante risposte e anche tanti spunti di riflessione per il futuro.  E’ stato bello confrontarsi con dei capi che vivono le stesse dinamiche che viviamo noi, con dei capi campo che hanno dato sempre la testimonianza di quanto credano nell’associazione e nel servizio che facciamo con i ragazzi. Da ognuno ho ricevuto qualcosa e imparato ad apprezzare qualcosa in più di quello che ho, il nostro splendido gruppo. Alcune volte siamo scunchiuruti, poco accoglienti, prendiamo decisioni discutibili, ma siamo noi, veri, e senza ipocrisia ci prendiamo sempre la responsabilità di quello che pensiamo. Amo lo scoutismo e ancora di più adoro la mia famiglia scout, tutti voi con cui ogni giorno lavoro per un mondo migliore.

Buona caccia, buon sentiero e buona strada

Nicola 😀

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Route 23-24 Novembre Santuario Sant’Anna c/da Difali

Possiamo dire che questa è la prima route del nuovo clan denominato “vento del sud”, un gruppo formato da nuove e vecchie conoscenze, ma che non ha esitato a stringersi nel legame affettivo già dai primi giorni.

Ogni mese, infatti, come di consuetudine nello scoutismo, nelle branche R/S ci si prepara a queste avventure, i giorni antecedenti vengono sfruttati per dividerne i compiti nei ruoli più appropriati, quali: topografia, animazione, catechesi, ecc…

Il percorso di quest’anno oltre tutto ci vede impegnati nel seguire un cammino, che ha come obbiettivo, raggiungere una meta, la Route Nazionale dal 1 al 10 Agosto a Pisa (Toscana), è per questo motivo che noi ragazzi e ragazze con costanza ed impegno ci stiamo preparando al meglio per arrivare lì.

Ma bando alle ciance, perché per parlarvi di questo c’è tempo, ritorniamo a quello che dicevamo prima.

Ogni route, infatti ha uno scopo, non soltanto il portarsi una “croce” come simbolo di fatica nel raggiungere una meta, l’esperienza e la forza che ogni scout deve mettere, ma sicuramente non sono da meno le parti logistiche e spirituali.

La strada infatti che abbiamo percorso ci ha visti impegnati in un tragitto che partiva dalla nostra sede di San Giuseppe sino a destinazione del Santuario di Sant’Anna, non prima però di aver percorso sentieri “tortuosi” in tutti i sensi, sotto la pioggia, il forte vento e il freddo, ove scorriacqua non sono riusciti a contrastarli (Si veda la foto in allegato).

Ed ecco che mi piace concludere con un pensiero che qui sotto sintetizza questa grande esperienza:

“Spesso, vivendo, commettiamo un altro errore: camminiamo troppo in fretta, senza gustare né vedere le piccole grandi cose dell’esistenza.
La strada che abbiamo percorso sarà stata anche “tortuosa” ma solo a grandi distanze..accresce la speranza di ogni piccola luce, ritrovandosi come comunità in un luogo caldo e accogliente, riscoprendo nella preghiera il contatto con il Creatore.

Abbiamo intuito il bisogno di cercare dentro noi stessi sopratutto, il significato della propria esistenza, perché la nostra storia è iniziata dal momento che, dalla mente di Dio essa è divenuta realtà, la Strada di ognuno deve dirigersi verso un obbiettivo di Felicità assoluta, perché se veniamo dal nulla e andiamo verso il nulla, non abbiamo niente da sperare, se invece veniamo dall’amore infinito e andiamo verso l’amore infinito (fonte della vita) abbiamo tutto da guadagnare!

Sosta durante il percorso sotto la pioggia il vento e il freddo, ancora a metà strada in martogna. (Erice)

Bisogna avere molta esperienza della vita, molta logica, molta bontà per saper godere delle qualità dell’altro senza infastidirsi a causa dei suoi difetti.”

Alla prossima.

Dario

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